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Abbiamo tutti, su internet o in tv, saputo dell’incendio alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgundi. Nel pomeriggio dello scorso 1 dicembre, un rogo è divampato in una zona della raffineria denominata Cantiere Est 2, generando, a quanto dicono i testimoni, una “palla di fuoco” alta decine di metri. Sul posto sono intervenute subito le unità dei Vigili del Fuoco, oltre alle forze dell’ordine e squadre interne della raffineria, che aveva attivato il piano di emergenza interno.

Il pericolo per Sannazzaro: la nube tossica

In caso di incendio ad una raffineria, oltre al controllo delle fiamme stesse, il pericolo ha un nome preciso: nube tossica. Il rischio, nel caso di Sannazzaro, è stato che l’incendio avesse sprigionato nell’aria una nube contenente sostanze nocive, in balia del vento ed in grado di raggiungere e mettere in pericolo la popolazione.

Pericolo rientrato

Dopo i rilievi di Ats (Agenzia di Tutela della Salute, ex Asl), Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) e della stessa Eni, l’allarme è rientrato, principalmente per la composizione della nube (prodotti raffinati) e per il vento, che ha spinto il fumo in verticale ed ha evitato la caduta di particolato al suolo. Nella mattinata del 2 dicembre, L’Eni ha comunicato il cessato allarme attraverso una nota che afferma che “non ci sono segnali di inquinamento significativo dell’aria nella zona”. Anche l’Arpa, grazie ai dati raccolti dalle proprie squadre, ha rilevato che non ci fossero “significativi incrementi degli inquinanti misurati”.

Informare la popolazione

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Secondo l’assessore comunale alla protezione civile, Roberto Fuggini, questo è stato “uno dei più grossi incidenti che si siano mai verificati in questo impianto” (la scorsa estate ci fu un altro incidente, con un ferito). Il rischio è stato evidente: una nube scura si era sprigionata, ed in attesa dei primi rilievi degli enti competenti, la prima cosa da fare era non esporre la popolazione ai possibili effetti nocivi della nube, prendendo i giusti provvedimenti ed informando in tempi rapidi il maggior numero di cittadini possibile.

 

Come il Sindaco ha gestito l’informazione alla popolazione:

La risposta del Sindaco è stata tempestiva: “abbiamo chiuso le strade adiacenti alla raffineria e avvertito la popolazione con SMS, annunci sul sito e sulla pagina Facebook e megafoni, invitando tutti a restare in casa”, afferma ancora l’assessore Fuggini. La comunicazione comunale, quindi, si è basata sia su canali che raggiungono i cittadini personalmente (sito, Facebook, SMS) che su canali di allerta pubblica come i megafoni. Il Comune è stato particolarmente attivo attraverso i propri canali informatici: su Facebook sono stati pubblicati gli avvisi e gli aggiornamenti con tempestività. Sia la comunicazione che informava dell’incendio e invitava i cittadini a restare in locali al chiuso, sia le comunicazioni successive, come l’ordinanza di chiusura delle scuole, gli aggiornamenti sulle attività degli enti coinvolti e la revoca dello stato d’allerta, sono state tutte prontamente pubblicate. Gli stessi comunicati sono stati pubblicati anche sul sito ufficiale del Comune.

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In più, il Sindaco ha attivato il servizio, gratuito per i cittadini, di informazione tramite SMS in caso di attivazione del Piano di Emergenza Comunale e che è stato creato nel 2014. Ai cittadini registrati al servizio (non tutta la popolazione, quindi) è arrivato sul proprio telefono un SMS con l’avviso e le indicazioni.

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Il Comune ha poi utilizzato i megafoni per avvertire la popolazione dalla strada. Un sistema “porta a porta”, utile nel caso di un Comune come Sannazzaro de’ Burgondi, ossia di piccole dimensioni (meno di 6000 abitanti) e con edifici bassi, senza agglomerati di palazzi, condomini e super-condomini tipici delle grandi città. I megafoni, comunque, sono stati sicuramente utili per raggiungere almeno alcune di quelle persone che non hanno accesso ad Internet (o non lo usano, come potrebbe essere nel caso di anziani) e che non sono registrate al servizio di informazione via SMS.

Si sarebbe potuto fare qualcos’altro?

Il Sindaco ha gestito in maniera ottimale la situazione secondo i mezzi a sua disposizione e tenendo conto del fatto che la potenziale emergenza aveva un raggio limitato a quello comunale. Siamo tutti sollevati del fatto che la nube sprigionatasi non fosse tossica, ma non possiamo non pensare a cosa sarebbe potuto accadere se il pericolo si fosse palesato come reale. In quel caso, cosa si sarebbe potuto fare per migliorare la comunicazione con i cittadini?

Di certo Facebook, tra quelli utilizzati, è il canale con una cassa di risonanza maggiore: permette di raggiungere il maggior numero di persone e, eventualmente, può essere utilizzato indirettamente nel caso in cui un cittadino, ricevuto il messaggio via Facebook, cerchi di informare le persone a lui care attraverso mezzi privati. I comunicati sul sito, benché tempestivi e dettagliati, raggiungono meno persone. L’SMS, dal canto suo, è limitato agli utenti iscritti al servizio e non copre tutta la popolazione comunale.

L’altro strumento impiegato, il megafono, comporta alcune difficoltà: innanzitutto, il tempo materiale che occorre per percorrere le strade (a velocità ridotta) in modo da raggiungere le abitazioni e gli edifici. In caso di aggiornamenti poi, il “giro” delle case deve essere ripetuto ogni volta. In secondo luogo, la presenza di edifici isolati, o di aree urbane lontane dal centro, comporta un significativo aumento di tempo per raggiungerli. Nel caso di Sannazzaro, non si è posto il problema della conformazione urbana: l’assenza di grossi edifici e super condomini ha evitato la possibilità che la comunicazione via megafono semplicemente non si sentisse ai piani alti o nelle abitazioni poste nei cortili interni.

Perciò, una consistente parte di popolazione potrebbe non essere stata raggiunta dal messaggio, e più in generale, utilizzare solo questi canali (da parte dell’autorità) potrebbe limitare il bacino d’utenza raggiunto.

Jixel-Radio

Un canale complementare, non sostitutivo, è rappresentato dalla radio: uno strumento che consente di mandare in onda un messaggio proveniente dalle autorità trasmesso automaticamente è un efficace soluzione per raggiungere quelle persone che non hanno accesso ad Internet, non si trovano a casa (ad esempio, sono alla guida), non sono registrate a servizi come quello di informazione via SMS. Ovviamente, la radio non garantisce il 100% di copertura: nessun mezzo di comunicazione può farlo.

IES Solutions ha recentemente sviluppato questo strumento: Jixel-Radio. Collegato alla piattaforma Jixel, Jixel-Radio consente, dalla stessa interfaccia con cui si gestiscono eventi ed emergenze, di far trasmettere in radio un avviso contenente qualsiasi informazione (allerta, istruzioni, revoca di allerta, ecc.) per la popolazione. Il messaggio arriverà direttamente ai cittadini, senza alcun intervento degli operatori radiofonici: le trasmissioni saranno interrotte, un segnale acustico avvertirà dell’imminente avviso, ed un motore text-to-speech leggerà automaticamente il messaggio, per poi ripristinare le trasmissioni al termine della lettura.

I vantaggi

Innanzitutto, la radio permette di inviare lo stesso messaggio, simultaneamente, ad una moltitudine di persone. L’allerta, poi, può essere ripetuta, ad esempio ogni ora, per tenere aggiornata la popolazione. Può includere, oltre alle istruzioni per i cittadini (nel caso di Sannazzaro, quelle di rimanere in casa o recarsi in locali al chiuso), l’invito ad accedere al sito dell’autorità, ad accedere ad eventuali App di emergenza o utilizzare altri strumenti per maggiori informazioni. Come detto, la radio è complementare e può essere utilizzata per fornire le informazioni principali e invitare ad utilizzare anche gli altri canali.

Nel caso di Sannazzaro il pericolo era limitato all’area comunale. Con una differente direzione del vento, la nube avrebbe potuto facilmente raggiungere altri comuni, aree, province: in quel caso, la pagina Facebook del Comune, e gli stessi megafoni, difficilmente raggiungerebbero i cittadini degli altri comuni. Tramite Jixel-Radio, l’autorità può selezionare le stazioni ed i ponti radio che trasmetteranno il messaggio: così facendo, avrà la sicurezza che la copertura del messaggio includerà tutte le aree interessate dal pericolo, reale o potenziale che sia.

In caso di grandi emergenze, come un terremoto, gli strumenti basati su Internet e sulla rete telefonica potrebbero non funzionare a causa della congestione della rete. La radio è immune ai problemi di congestione, ed in più il messaggio arriverebbe a tutti i tipi di radio in possesso dei cittadini, anche quelle più datate.

Lo stesso messaggio postato su Facebook e sul sito del comune di Sannazzaro, perciò, sarebbe potuto essere trasmesso anche via radio, per garantire una maggiore copertura della popolazione.

Non solo Radio: la piattaforma Jixel

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Le possibilità della piattaforma Jixel, lo strumento di gestione di eventi ed emergenze sviluppato da IES Solutions, non si limitano all’allerta radio.

Con Jixel, qualsiasi autorità può gestire in modo completo ogni tipo di evento, da quello quotidiano alle grandi emergenze che richiedono l’intervento di più attori contemporaneamente, provenienti da differenti aree. Jixel consente infatti la gestione di eventi, missioni, risorse e strutture così da avere a disposizione tutti gli strumenti per superare l’evento. Ogni azione, ogni missione ed ogni risorsa è poi indicata sulla mappa interattiva, per aiutare gli operatori ad avere un quadro chiaro della situazione. Inoltre, tutti gli enti, gli organismi e gli attori coinvolti all’interno della piattaforma possono condividere informazioni ed istruzioni e avere sempre la consapevolezza di cosa sta succedendo. Ad esempio, il Comune può condividere, allo stesso tempo, un’informazione importante con i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile regionale, la Polizia Locale e la Prefettura. Nessuna necessità di telefonare materialmente ad ogni istituzione, ma la condivisione dell’informazione sicura, veloce ed in un solo click.

Come detto, per far fronte all’incendio della raffineria ed al pericolo di nube tossica il Comune di Sannazzaro ha attivato il proprio Piano di Emergenza: Jixel, pensato per far fronte anche ad eventi di protezione civile e di emergenza, consente la creazione, la consultazione e l’attivazione dei piani di emergenza direttamente dalla piattaforma, senza dover utilizzare altri strumenti e risparmiando tempo prezioso.

Risparmiare tempo è una necessità anche quando si deve allertare la popolazione: tramite Jixel, l’autorità può informare i cittadini non solo attraverso la radio, ma anche molteplici differenti canali: SMS, sirene, banner, pannelli a messaggio variabile, email, fax, Social Media, App specifiche (come m-Jixel). Un messaggio, più canali simultaneamente. Il tutto da una singola interfaccia, senza perdite di tempo: solo così la gestione di un evento si può definire completa.

Per scoprire tutte le funzionalità di Jixel e Jixel-Radio visita il sito www.jixel.eu e www.jixel.eu/web/jixel-radio

Photo credits: Corriere della Sera, La Stampa, Twitter