La Commissione Europea ha finanziato con oltre 5 Milioni di Euro il progetto RESILOC (Resilient Europe and Societies by Innovating Local Communities – Un’Europa e una società resiliente grazie all’innovazione nelle comunità locali) nell’ambito del programma di ricerca Horizon 2020. Coordinato dall’istituto di ricerca tedesco Fraunhofer, il progetto vede la Sicilia in prima linea con il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, il Comune di Catania e la società IES Solutions (coordinatore tecnico dell’intero progetto) nel ruolo di attori fondamentali di un processo di innovazione tecnica e sociale su temi collegati alla Protezione Civile che verrà dimostrato, oltre che in Sicilia, in Norvegia, Croazia, Grecia e Bulgaria.

Il susseguirsi di eventi catastrofici che causano vittime e danni è, certamente, motivo di alta preoccupazione e di una attenta gestione da parte delle Autorità preposte. Oltre alle conseguenze immediate di terremoti, alluvioni, incendi, eruzioni vulcaniche, frane e incidenti industriali, i lunghi tempi di recupero alla normalità dei luoghi e delle comunità colpite hanno un forte impatto sulla vita di cittadini e attività produttive.

In questo senso il progetto RESILOC trova nella Sicilia un prefetto playground visto che si tratta, da questo punto di vista, di una sorta di unicum in Europa, con la sua ricchezza ambientale, culturale e industriale costantemente a rischio per la fragilità del suo territorio, la presenza di rischi ambientali ben noti e di insediamenti industriali ad alto impatto. D’altra parte, la Regione Siciliana è da sempre un laboratorio di ricerca e innovazione, con continui sforzi per irrobustire la sua macchina organizzativa con quanto offerto dalle nuove tecnologie, per coinvolgere i cittadini nella segnalazione e gestione delle condizioni di pericolo, per educare la popolazione ai comportamenti da adottare in caso di situazioni emergenziali e per aumentare l’efficienza e il coordinamento dei soccorritori e dei volontari.

Negli ultimi anni le linee guida generali si sono evolute verso un concetto di resilienza, utile per identificare criteri più ampi nella definizione delle azioni necessarie per rendere le nostre comunità più robuste e in grado di assorbire le conseguenze di un evento calamitoso e riprendere a funzionare in tempi brevi. Da questo punto di vista gli sforzi organizzativi ai vari livelli locali, regionale e comunale, sono stati indirizzati verso nuove missioni organizzative, partecipative e, ovviamente, tecnologiche.

La piattaforma JIXEL, sviluppata da IES, verrà arricchita con le funzionalità che saranno sviluppate nell’ambito del progetto candidando la stessa come strumento di calcolo della resilienza locale, tenendo conto tanto dei parametri oggettivi di cui essa si compone (pericolosità, valore esposto, vulnerabilità) e degli aspetti meno tangibili della stessa, collegati al comportamento delle persone.

Il finanziamento verrà utilizzato per analizzare le necessità di miglioramento in termini di robustezza delle comunità locali agli eventi calamitosi, per derivarne modelli, procedure e soluzioni che, una volta applicate e dimostrate, diventeranno patrimonio dell’Europa intera.

RESILOC è attualmente in fase di negoziazione contrattuale e il suo inizio è previsto tra Aprile e Giugno 2019; la sua durata è fissata in 36 mesi di lavoro e si concluderà quindi nella primavera del 2022.