Una Recensione di NOTION come Bullet Journal elettronico

Negli ultimi anni, grazie all’ispirante lavoro di Ryder Carroll, parecchie persone, anche quelle più avvezze ai computer e ai dispositivi elettronici, hanno riscoperto il piacere dell’utilizzo di un taccuino cartaceo e di una buona penna, possibilmente stilografica. In controtendenza rispetto ad una progressiva smaterializzazione e digitalizzazione delle nostre vite si è diffusa la moda del “Bullet Journal“, BuJo per gli amici.

Un BuJo è, sostanzialmente, un quaderno con le pagine numerate, con una carta di buona qualità e, allo stesso tempo, un insieme di suggerimenti e metodologie per utilizzarlo a dovere. Simboli quali punti, trattini, punti esclamativi rappresentano azioni, annotazioni o elementi importanti, mentre le nostre settimane sono scandite da “logs” che catturano, a diverso dettaglio, i piani futuri o i pensieri di un giorno specifico. La chiave è quella di utilizzare un indice all’inizio del taccuino e di poter, così, ritrovare facilmente quanto abbiamo annotato nel corso del tempo.

Esiste un valore, di cui si parla anche in diversi studi psicologici, nell’utilizzo della carta e della penna. I BuJo sono quasi diventati oggetti di cui fare bella mostra soprattutto se la grafia e la capacità di strutturare informazioni dell’autore sono significative.

Vi rimando per ogni approfondimento sulla questione al sito https://bulletjournal.com dove potrete trovare la metodologia e suggerimenti su cosa comprare.

Intraprendere la strada del Bullet Journal

Ho personalmente intrapreso la via del BuJo circa 2 anni fa, comprando un taccuino Leichturm e una penna Lamy. Ne ho potuto constatare la validità, adattandolo al mio stile di “note taking”. Le linee guida di Carroll sono interessanti ma bisogna investire un po’ di tempo per plasmarle secondo le proprie, specifiche, esigenze.

Certo, bisogna ammetterlo. La carta oggi non basta perché le manca un elemento: la capacità “suonare” con promemoria impostati per ricordarci di una cosa che dobbiamo fare. Abituarsi ad utilizzare il BuJo implica, certamente, lo sviluppo di un abitudine a controllare azioni o appuntamenti. Però capita di dimenticarsi e, in un ecosistema comunque digitale, fatto da strumenti quali Calendari, Email, etc., far convivere il BuJo e il proprio mondo fatto di Zeri ed Uni richiede una buona dose di autodisciplina: bisogna stabilire un metodo che, nel mio caso, è stato quello di utilizzare il BuJo come sorgente di informazione PRIMARIA, e gli strumenti informatici come contorni allo stesso.

Si può quindi fare a meno degli strumenti elettronici: difficile visto che, scrivere vuol dire poco senza condividere. E condividere è certamente più rapido nel mondo digitale.

Nella mia lunga peregrinazione alla ricerca degli strumenti perfetti o via via migliori per portare avanti le attività mie e della mia azienda, dove scrivere in modo efficace è una cosa assolutamente fondamentale, ho fatto l’esperienza di quello che si chiama “distraction free” editors, ossia programmi molto semplici per scrivere e basta. Non Word Processors pieni di funzioni e di icone come Microsoft Word, ma semplici editor con cui poter aver davanti un “foglio bianco”, con un’esperienza simile a quella che si ha quando si parte da zero con una bella pagina A4 senza alcun altro orpello.

ByWord è stata la prima APP che ho provato. E’ uno strumento abbastanza semplice, multipiattaforma, per scrivere e basta. Però non mi bastava, avevo bisogno di qualcosa che unisse il “distraction free” ad altri strumenti utili, quali promermoria, task manager, etc.. Ed ecco che, complici alcuni video online, ho scoperto NOTION.

Entering NOTION

NOTION parte dal presupposto che ogni “paragrafo” possa essere qualsiasi cosa: semplice testo, un titolo, un elenco, una “sottopagina” della pagina attuale. E lo fa in modo semplicissimo. Adesso lo sto utilizzando proprio per scrivere questo articolo e, se volessi inserire un L’immagine che segue basterebbe semplicemente andare a capo ed utilizzare uno backslash (/) per vedere apparire questa finestra:

Ogni paragrafo, inoltre, ha un suo identificativo univoco che consente la creazione di un link ipertestuale che punti, inequivocabilmente, allo stesso. Così è possibile creare una struttura di dati che somiglia all’indice del nostro BuJo. E questa struttura può essere anche molto complessa. Può contenere “reminders”, promemoria. E’ così creare un nuovo blocco con il magico (/) ed impostare il promemoria per la pubblicazione di questo articolo:

NOTION fa bene tante cose diverse: consente di scrivere, di tener nota, di creare task e todo list. E’ un insieme intelligente di tante app dedicate: un insieme di ByWord, Todoist, e la cosa eccezionale è che ogni pagina può essere condivisa con persone specifiche, quali collaboratori o con il pubblico.

Unica pecca? I dati risiedono sul “cloud” e solo alcuni di essi vengono conservati staticamente sulle varie APP. Se siete in Aereo e dovete quindi utilizzare una nota che avete scritto potreste trovarvi scoperti a meno che non abbiate visitato e quindi “cachato” la pagina sul dispositivo dove vi interessa prima dell’offline. Sembra però che il team di NOTION stia lavorando attivamente per abilitare anche questa caratteristica.

Insomma, uno strumento assolutamente da provare. Per farlo potete utilizzare questo link che vi permetterà di guadagnare 10 dollari se deciderete di passare ad una full subscription.